Premessa: spero non annoi. La voce narrante è la stessa del brano qua sopra.
Mi manchi.
Ho riflettuto più e più volte sulla nostra, ormai finita, relazione, e non arrivo ad altre conclusioni se non a questa: mi manchi. Sento la mancanza dei nostri momenti più intimi, del tuo dolce sorriso, delle tue passioni e delle tue abitudini, dei tuoi interessi, delle piacevoli seppur frivole conversazioni che avevamo su videogiochi, film, cartoni, o qualsiasi altra cosa.
Sembrava tutto così semplice: “Credo sia meglio finirla qui”. Mi sbagliavo: non era semplice, non lo era affatto. Ogni giorno, camminando per strada, vedo decine di coppiette stringersi la mano, darsi piccoli bacetti, litigare o quant’altro, e ogni volta penso a noi due: ormai mi viene spontaneo.
Quel ragazzo vive nel mio stesso quartiere: lo vedo sempre assieme ad una nuova ragazza. È giusto anche così, no? Si gode il pieno della sua giovinezza: se è quel che vuole, se è in grado di farlo, cosa c’è di male nel cambiare fidanzata ogni settimana? Io non riesco nemmeno ad immaginare una situazione del genere: nella mia mente ci sei solo tu, tutti i giorni, tutto il giorno.
Ripercorro i tragitti percorsi assieme, i luoghi in cui siamo stati, quelli in cui saremmo potuti stare. Arrivo inevitabilmente in spiaggia: lì trascorrevamo intere serate a fissare le stelle, a sussurrarci dolci parole, mano nella mano, a parlare di noi, di quanto ci amassimo, di come sarebbe stata la nostra vita assieme. A me non piaceva parlare del futuro, mi metteva ansia, forse anche un po’ di paura. Tu invece eri sempre entusiasta: parlavi di matrimonio, di avere dei figli… Ricordo con estrema nitidezza quelle tue parole: “Secondo me sarai un ottimo padre.” Ancora adesso, ripensandoci, mi si scalda il cuore.
Stare in spiaggia da solo, in quel punto dove ci stendevamo assieme, mi riporta alla memoria tanti, tantissimi ricordi: più dolce è il ricordo, più dolorosa è la fitta al cuore. Sul muro ci sono ancora le nostre iniziali, incise quella calda sera d’agosto, il giorno del suo compleanno. Ripercorro con le dita i solchi delle lettere: sembra quasi sia successo ieri.
Mi allontano dalla spiaggia e mi dirigo verso casa. Da solo.
Mi manchi.